Colposcopia
Colposcopia: cos’è e come si esegue
La colposcopia è un esame che si può svolgere anche direttamente in ambulatorio a Milano con lo scopo di prevenire, individuando precocemente eventuali tumori al collo dell’utero. Si avvale del colposcopio, uno strumento ottico che ingrandisce il tessuto del collo dell’utero da 6 a 40 volte.
La visita avviene come quella tradizionale, con la paziente disposta sul lettino. Il ginecologo si avvale di uno speculum per poter dilatare di poco l’apertura vaginale e visionare meglio il collo dell’utero. A questo punto vengono inserite delle soluzioni coloranti di acido aceitico o soluzione di Lugol che causano delle reazioni chimiche (minime) sui tessuti in modo da distinguere meglio le varie zone. Avvicinando il colposcopio alla paziente, vengono illuminate e viste sotto ingrandimento le zone per valutare sia quelle che hanno reagito colorandosi, sia quelle che non si sono colorate (zone iodo-negative) che sono solitamente sospette di alterazioni.
Quando farla
Principalmente una colposcopia viene effettuata nel caso di:
- anomalie rilevate dal Pap test o sospetta positività all’HPV
- sanguinamenti genitali anomali
- polipo del canale cervicale
- controllo dopo un trattamento medico o chirurgico di patologia del basso tratto genitale
- accertamenti pre-concezionali
- sospette lesioni vulvo-vaginali
La colposcopia solitamente non viene eseguita in menopausa a causa delle trasformazioni del tessuto uterino che potrebbero non consentire un’osservazione ottimale o presentare troppi fenomeni infiammatori.
La colposcopia in gravidanza è sicura?
La colposcopia, come il Pap Test, può essere eseguita in gravidanza. È comunque importante segnalare al proprio ginecologo di fiducia o al momento della visita in studio a Milano la propria condizione.
Come prepararsi alla Colposcopia
Prima di effettuare una colposcopia bisogna:
- astenersi da avere rapporti sessuali nei due giorni precedenti
- evitare o interrompere l’uso di creme, ovuli, lavande o tamponi vaginali nei due giorni precedenti
- mostrare al ginecologo l’esito degli ultimi Pap test eseguiti e l’esito di eventuali precedenti colposcopie
- informare il ginecologo dell’eventuale assunzione di farmaci, terapie o reazioni allergiche, specialmente allo iodio
- che siamo trascorsi almeno 5 giorni dalla fine del ciclo mestruale
- controllare di non avere forti infiammazioni vulvo vaginale
- comunicare al ginecologo un’eventuale gravidanza
Dopo la visita
Dopo la visita di colposcopia è consigliabile evitare ulteriori irritazioni della zona vaginale astenendosi da rapporti sessuali e dall’uso di assorbenti interni o bagni troppo caldi. Alcune donne hanno manifestato qualche bruciore nei due giorni successivi alla visita, è normale. Si potrebbero verificare anche piccole perdite di colore scuro oppure di sangue (dopo una biopsia).
Colposcopia risultati. È dolorosa?
Spesso, subito dopo la visita in studio a Milano, è già possibile comunicare alla paziente l’esito e un’eventuale presenza di cellule anomali in modo da poter proseguire con una terapia adeguata. In alcuni casi la visita potrebbe continuare con una biopsia e il prelievo di una porzione di tessuto da mandare in laboratorio. Statisticamente l’esito della colposcopia risulta normale nel 40% delle donne e anormale nel 60%.
La colposcopia non è dolorosa, ma in base alla soggettività di ogni donna potrebbe arrecare dei fastidi. Il consiglio è quello di concentrarsi per mantenere il più rilassati possibile i muscoli dell’addome, aiutandosi con respirazioni lente e profonde per spostare l’attenzione dell’eventuale disagio.
Colposcopia con biopsia
La colposcopia con biopsia solitamente si fa in seguito a:
- formazioni tumorali e pre-tumorali a livello di collo dell’utero, vagina o vulva; il tumore al collo dell’utero o tumore della cervice uterina è il più diffuso
- presenza di verruche genitali per l’infezione da Papilloma Virus Umano (HPV), che nei casi ad alto rischio sono associabili al tumore al collo dell’utero;
- cervicite, ossia l’infiammazione della cervice uterina