Valutazione della composizione corporea
La valutazione della composizione corporea consiste nella misurazione di peso e altezza, calcolo dell’indice di massa corporea (IMC/BMI) e misurazioni con la bioimpedenziometria/plicometria. Tutte le informazioni raccolte vengono poi condivise con la paziente attraverso referti. A differenza della visita nutrizionale, la visita per la valutazione corporea non prevede anamnesi né stesura di un piano alimentare personalizzato. La durata dell’incontro è circa 20 minuti.
A cosa serve valutare la composizione corporea?
Valutare la composizione corporea consente di avere una visione più precisa e chiara dello stato di salute del corpo. La misurazione e il monitoraggio forniscono importanti informazioni per avere maggiore consapevolezza sul proprio piano alimentare e sulle eventuali mancanze da colmare nel pianificare una dieta più salutare.
Grazie alla valutazione della composizione corporea si possono avere dati su:
- la salute
- accumulo di grasso, specialmente se a livello addominale
- carenza muscolare
- efficacia del regime alimentare
- efficacia di un eventuale allenamento sportivo
- livello di fitness generale
- decorso di una malattia in soggetti patologici
Conoscere la condizione fisica di partenza è imprescindibile per fissare degli obbiettivi chiari e raggiungibili.
Come si effettua la valutazione della composizione corporea?
La valutazione della composizione corporea si avvale di numerosi studi sulla composizione chimica e tissutale del corpo umano e delle sue componenti. Tali informazioni possono essere usate per impostare il corretto fabbisogno nutrizionale della paziente nel breve e nel lungo termine.
L’esatta valutazione della composizione corporea permette di gestire eventuali eccedenze o difetti ponderali e di individuare il peso desiderabile della persona presa in esame. La ricerca clinica pone l’attenzione su determinati valori, come:
- acqua corporea totale
- acqua intra- ed extra-cellulare
- massa grassa
- massa magra
- minerali totali
- massa metabolicamente attiva
Ad oggi esistono diverse metodologie per raccogliere questi dati. Possono essere impiegate tecniche invasive e non invasive, più o meno costose e complesse, ma solitamente i nutrizionisti utilizzano la bioimpedenziometria o BIA (Bioelectrical Impedance Analysis) per valutare la composizione corporea. Il meccanismo di base prevede il passaggio di una corrente ad intensità ridotta e costante all’interno del corpo attraverso ad una sorta di elettrodi presenti su piedi e mani, in modo da restituire con una certa precisione la percentuale di massa magra e massa grassa presenti nel corpo.
Bilancia o bioimpedenziometria (BIA)?
La BIA misura l’impedenza del corpo, ossia la capacità di resistenza dei tessuti al passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza ed alta frequenza. Si deve considerare che il corpo umano è composto in gran parte da acqua, soluzioni intra ed extracellulari dei tessuti muscolari e tessuti biologici che si qualificano come buoni conduttori, a differenza delle ossa o del tessuto adiposo che invece rappresentano un ostacolo al passaggio della corrente.
Quindi vengono posizionati 4 elettrodi su mani e piedi della paziente collegati a fili conduttori per far passare la corrente attraverso le varie aree del corpo. In questo modo si riescono a dedurre le percentuali di composizione del corpo in toto e in specifiche parti. La misurazione avviene con la paziente stesa su un lettino oppure in piedi.
La bilancia impedenziometrica invece è di più immediato utilizzo. Ne esistono di diversi tipi, con e senza elettrodi, con varie differenze in base al modello in commercio. Le bilance impedenziometriche senza elettrodi sono solitamente meno attendibili anche se più economiche. Le bilancie con gli elettrodi invece dovrebbero essere più accurate, ma ciò dipende sempre dalla tecnologia e dal modello.
Come interpretare i valori della bilancia Impedenziometrica?
Definendo l’altezza, il sesso e il peso della paziente, la bilancia impedenziometrica fornisce i seguenti parametri:
- Acqua corporea totale (TBW)
- Acqua extracellulare (ECW)
- Acqua intracellulare (ICW)
- Massa cellulare (BCM)
- Massa magra (FFM)
- Massa grassa (FM)
- Massa muscolare (MM)
- Metabolismo basale correlato alla massa cellulare
Quanto sono attendibili le bilance Impedenziometriche?
La BIA è una misurazione di per sé attendibile seppure non infallibile. La stima degli errori prevede un margine dell’8-9%, ma solitamente restituisce valori validi ai fini della visita.
Diverso è il discorso per le bilance impedenziometriche che negli ultimi anni hanno spopolato sul mercato. In linea di massima quelle con elettrodi sono più sicure di quelle che ne sono sprovviste, però ci sono molte differenziazioni in base alla tecnologia e al modello usato.
Cosa non fare prima della Bia?
È opportuno mantenere la posizione fisica che la nutrizionista consiglia di tenere. Se la paziente non è stesa su un lettino, la specialista consiglia di tenere le gambe divaricate a 45° e gli arti superiori affiancati al tronco con un angolo di 30° per evitare altri contatti cutanei ed interferire con le misurazioni.
La paziente non può muoversi durante la rilevazione. È consigliabile presentarsi alla misurazione a stomaco vuoto, evitando quindi cibi o liquidi almeno 4 ore prima della visita. La pelle non dovrebbe essere troppo calda o troppo fredda, ne essere umida di sudore. Pertanto un consiglio è di presentarsi alla visita dopo aver riposato e senza sottoporsi a sforzi fisici o esercizi sportivi.