
Mal di testa da cervicale? Basta a contratture, rigidità e tensioni!
Mal di testa da cervicale come riconoscerlo
La cervicale è un disturbo molto comune, soprattutto in età adulta. Il picco di insorgenza si colloca nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni e il disturbo sembra prediligere le donne rispetto agli uomini e chi vive nelle grandi città rispetto a chi risiede in campagna.
Ne è soggetto in modo particolare anche chi conduce uno stile di vita sedentario, per via della muscolatura meno allenata, oppure chi è sottoposto a condizioni di stress, a causa delle continue tensioni muscolari.
Mal di testa da cervicale: cause
Le malattie che si associano al mal di testa da cervicale sono:
- artrosi
- artriti
- ernie del disco
Quando è di origine traumatica, si deve principalmente a strappi e contratture, che possono avvenire sia a causa di infortuni (come il classico colpo di frusta, oppure traumi dovuti all’attività sportiva) sia, per i più sedentari, per un semplice movimento brusco. Una postura scorretta, soprattutto se mantenuta troppo a lungo, sia durante il riposo sia durante il giorno, può dare origine a tensioni muscolari e problemi articolari. Similmente allo stile di vita sedentario, una condizione di stress o di forte ansia determina un’eccessiva tensione a carico di muscoli e articolazioni, e sfocia in dolori cervicali.
Un’altra causa della di cervicale e del relativo mal di testa può essere la malocclusione: quando le arcate dentali non si chiudono correttamente, oppure si è soggetti al bruxismo (digrignare i denti), si hanno tensioni alla struttura della mandibola, il che può causare sintomi dolorosi che si irradiano fino alla testa e al collo.
Abitudini che fanno venire il mal di testa e contratture
Ci sono alcune abitudini che potrebbero aumentare le possibilità di contrarre una cervicalgia e una cefalea da cervicale.
- mantenere per lungo tempo una postura forzata: se, infatti, il collo rimane contratto a lungo, potrebbero avere luogo delle infiammazioni a muscoli, nervi e vertebre.
- l’attività fisica potrebbe dare luogo a un’infiammazione andando a sollecitare una muscolatura precedentemente contratta può contribuire a innescare il dolore.
- l’immobilità prolungata del riposo notturno, quando questo si protrae resta rigido e contratto.
- traumi cervicali (per esempio un colpo di frusta a causa di un incidente) possono scatenare una cefalea importante e persistente se le vertebre hanno perso stabilità e i muscoli che le proteggono devono raddoppiare lo sforzo per compensare il deficit
Cervicale e mal di testa: i sintomi
In generale, il dolore della cervicale è costante, di entità variabile, e può durare per diversi giorni. È accompagnato da un senso di tensione e rigidità al collo, con difficoltà nella rotazione e nei movimenti della testa. La cervicalgia propriamente detta interessa quasi esclusivamente il collo, mentre quando il dolore tende a irradiarsi verso le spalle e le braccia, si parla di sindrome cervico-brachiale. Questa può essere accompagnata da formicolii oppure ipersensibilità agli arti colpiti.
Quando invece si presenta il mal di testa, siamo al cospetto della sindrome cervico-cefalica. La cefalea, in questo caso, è quasi sempre di tipo tensivo: si manifesta cioè in entrambi i lati del cranio e si tratta di un dolore costante e oppressivo (il classico “cerchio alla testa”), che parte dalla nuca e si diffonde poi verso i lati e la fronte. Quando accompagna la cervicale, questo tipo di dolore può essere associato a nausea, vomito, vertigini e disturbi sensoriali, principalmente a carico della vista e dell’udito. Caratteristici del mal di testa sono, infatti, l’estrema sensibilità alla luce e ai rumori forti.
Talvolta il mal di testa da cervicale può essere più intenso, pulsante e interessare solo un lato del cranio: si tratta in questo caso di sintomi più simili all’emicrania, un disturbo neurologico per fortuna meno comune, i cui meccanismi di insorgenza sono meno noti. Nella cervicalgia, una possibile spiegazione potrebbe trovarsi nella compressione dei nervi dovuta all’eccessiva tensione nei muscoli della zona cervicale: i nervi soggetti a questa pressione diventano così più sensibili agli stimoli dolorosi che inviano al cervello.
Prevenzione ed Esercizi
Per prevenire futuri attacchi o per ridurre al minimo la possibilità che inizino a presentarsi, è opportuno seguire questi consigli:
- Evitare lo stress: il relax permette di ridurre le tensioni muscolari
- Attenzione alla propria postura: quando si è seduti si deve fornire sostegno alla schiena e alle spalle, e non tenere la testa troppo piegata in avanti.
- Stile di vita sano porta grandi benefici al nostro corpo.
- L’obesità e abitudini poco sane come il fumo sono fattori di rischio per diverse patologie, incluse quelle che colpiscono la schiena e la colonna vertebrale.
- Esercizi che si possono fare in casa o in ufficio che puntano a rinforzare la muscolatura del collo e prevenire, così, la comparsa di cervicalgia con conseguente mal di testa associato.
Esercizi da fare a casa utili per il rinforzamento dei muscoli e la mobilizzazione:
- Mobilizzazione globale del collo. Serve a contrastare l’irrigidimento della colonna cervicale dovuto all’età e al mantenimento di posture scorrette. Consiste semplicemente nell’eseguire un lento movimento rotatorio di tutta la testa, prima, verso destra e, poi, verso sinistra. Si può fare da seduti, tenendo la schiena diritta, oppure in piedi, facendo attenzione se si soffre di disturbi dell’equilibrio.
- Per rinforzare i muscoli che supportano lateralmente il collo si cerca di inclinare la testa da un lato (facendo avvicinare la guancia alla spalla), con la mano appoggiata allo stesso lato della testa bisogna opporre resistenza, spingendo in senso opposto (come se si volesse rimettere la testa diritta). L’operazione va ripetuta alcune volte, da seduti, senza sforzare troppo, prima da un lato e poi dall’altro.
- Per allenare i muscoli posteriori e anteriori del collo e mobilizzare le vertebre in senso antero-posteriore e viceversa, bisogna effettuare questi movimenti: da seduti, appoggiati allo schienale di una sedia o di una poltrona rigida, spostate la testa prima in avanti più che potete e, poi, indietro più che potete, senza piegare il collo. Il movimento dev’essere lento e non a scatto.
Curare la cefalea da cervicale con la fisioterapia
Una volta diagnosticato il mal di testa da cervicale lo specialista può impostare la terapia di cura, che può variare in relazione alla causa scatenante della cefalea. Il trattamento più immediato e meno invasivo è quello fisioterapico.
La fisioterapia è infatti utile per correggere i problemi posturali e, quando i sintomi cominciano ad attenuarsi, ripristinare la funzionalità della parte affetta dal disturbo. Il percorso fisioterapico può comprendere esercizi di stretching e rafforzamento muscolare, massaggi e manipolazioni.
Altri trattamenti a cui il paziente può venire sottoposto sono l’ossigeno-ozono terapia, l’agopuntura e la terapia gnatologica. Se, invece, la cefalea è infiammatoria o provocata da condizioni come ernie e artriti, è opportuno ricorrere alla somministrazione di farmaci. Se la cefalea dovesse associarsi a condizioni più importanti (per esempio un’ernia cervicale), invece, potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia.