
Come cambia la vita della donna nel post-parto
Il periodo successivo al parto, indicato anche come post-partum, comprende le 6 settimane successive alla nascita del bambino. In questa fase il corpo della donna torna con difficolà alla forma fisica prima della gravidanza e spesso mai del tutto. Appaiono nuovi sintomi, tipici e transitori, ma nel caso in cui si possino verificare delle complicazioni, viene suggerito alla donna di prestare attenzione a:
- Eccessivo sanguinamento (emorragia post-partum)
- Infezioni dell’utero
- Infezioni vescicali e renali
- Infezione della mammella
- Problemi dell’allattamento
- Depressione
- un’altra emorragia post-partum, che può verificarsi anche a distanza di sei settimane
Le conseguenze dello stress fisico e ormonale ha inevitabilmente conseguenze sulla vita della donna e sulla sua serenità mentale. Non solo, ma in questo momento cambia tutto, anche lo stile di vita e le priorità e ci si trova a dover costrurire da zero nuovi ritmi, sintonie, equilibri nella vita, nella coppia e come neo-mamma. Una Coach per donne in gravidanza può aiutare a gestire questa fase e a trovare nuove armonie.
Cosa significa essere donna in post-parto?
Il parto è inizialmente vissuto dalla donna come momento di arrivo e conclusivo di una lunga attesa, quando si pensa cesseranno anche i continui sbalzi ormonali e umorali. Si scopre però del post-partum che si va in realtà incontro ad un nuovo inizio con nuove regole. La nascita del figlio rivoluziona e distrugge le strutture pre-esistenti in famiglia, si scopre come vivere il nuovo ruolo genitoriale e di partner, il mondo della donna si popola di affettuosi significati simbolici.
Dietro tutta la gioia che segue la nascita di un bambino, ci sono anche altre realtà e consapevolezze vissute dalla donna, che non è nella sua vita solo mamma. D’improvviso si perde il proprio status di libertà personale, si acquisiscono nuove responsabilità che nel post partum diventano concrete, non più soltanto pensate, e si riflettono nell’esperienza pratica di tenere tra le braccia il proprio bambino.
Sulla donna grava un altro cambiamento. Se nei 9 mesi di gestazione il mondo sociale le era vicino, attento al suo benessere e alla sua salute, dopo il parto l’attenzione si sposta completamente sul bambino, proprio quando la donna è nella fase di maggiore stanchezza, spossatezza e bisogno di cure. La sua salute e il suo benessere passano in secondo piano nella scala di priorità per tutti e può assalire il sentore di essere abbandonata a se stessa e in aggiunta con la nuova responsabilità di madre.
Segue poi il momento in cui la donna deve ritornare alla vita normale e graduamente riprendere la propria vita sociale e lavorativa in base anche al recupero fisico di queste settimane. Subentrano allora la stanchezza, la difficoltà nel dormire, l’irritabilità, la paura di non farcela, la tristezza e l’ansia, il timore di non riuscire mai a recuperare la propria forma fisica e di non suscitare a sperimentare mai più il desiderio sessuale.
Cambia la vita, il corpo, la psiche
Il post-parto è quindi un insieme di transitori che si condensano tutti insieme, provocati dalla stanchezza in seguito alla gravidanza e dalle difficoltà psicologiche e pratiche che comportano la cura di un neonato. Ecco che si spiega la malinconia post-partum con crisi di pianto e tristezza che durano anche interi giorni, ma se degenera può assumere caratteristiche patologiche con episodi più gravi come la depressione post- partum o la psicosi post-partum.
Per una donna avere un bambino è un cambio definitivo della propria vita, dal quale non si torna più indietro. Significa perdere una parte di se stessa e non essere più solo figlia e compagna, ma prima di ogni cosa mamma. In questo processo la Coach può aiutare ad affrontare i cambiamenti significativi insieme al padre, il cui nuovo compito sarà di assicurare il benessere emotivo della donna, sostenendola ed aiutandola nelle mansioni di cura del bambino. È importante non far sentire la donna sola sul baratro della nuova vita che sta intraprendendo e aiutarla ad amarsi nuovamente per come è, come donna, e non solo come mamma.
Depressione post partum
La depressione post-partum è una forma depressiva, ma non sempre psicotica, che si può verificare già nel secondo/terzo mese dal parto e può durare anche tutti i successivi dodici mesi. Il picco massimo si registra solitamente nelle prime 6 settimane e il 3-6 % di queste forme di depressione va incontro ad una vera e propria psicosi puerperale.
Ci sono dei fattori di rischio che possono facilitare l’insorgenza della depressione post-partum:
- storia personale di depressione precedente
- mancanza di sostegno sociale
- difficoltà di rapporto con il partner
- eventi stressanti recenti
- presenza di psicopatologia nella storia familiare
- gravidanza non pianificata
- presenza di altri figli
- stress parentale prenatale
- precarie condizioni economiche e di salute in genere
In media si registra la presenza di 5 o più dei seguenti sintomi almeno per le due settimane successive al parto:
- basso tono dell’umore
- perdita di interesse
- aumento o diminuzione dell’appetito
- insonnia
- ipersonnia
- rallentamento o agitazione psicomotori
- spossatezza o sensazione di perdita delle forze
- senso di colpevolezza o indegnità
- diminuzione della concentrazione
- pensieri ricorrenti di suicidio
- aggressività