
Secchezza vaginale: a cosa è dovuta? Quali sono i rimedi naturali?
La secchezza vaginale, conosciuta anche come secchezza vulvare o intima è una condizione che riguarda la poca lubrificazione e il conseguente inaridimento della vagina. È un problema molto comune nelle donne che attraversano la menopausa, ma si può presentare a donne di tutte le età per motivi differenti. Spesso la secchezza intima è associata ai sintomi di prurito e bruciore vaginale, che talvolta si presentano insieme. Come capire se si soffre di secchezza vaginale? Esistono dei metodi naturali per lubrificare la vagina? Continua a leggere per scoprirlo!
Cos’è la secchezza vaginale?
Una delle domande più frequenti sull’argomento è: “Perché la vagina rimane asciutta?” La naturale lubrificazione della vagina avviene tramite la mucosa vaginale, sostanza che viene prodotta dalle pareti che circondano la vagina. La carenza di estrogeni, ormoni essenziali per stimolare le secrezioni cervicali e mantenere elastici i tessuti, influisce sulla quantità e sulla consistenza della mucosa. Le pareti e la mucosa vaginale si assottigliano e si disidratano, aumentando il rischio di contrarre infezioni, bruciore e prurito intimo.
Per questo motivo, riconoscere i cambiamenti del muco vaginale può essere utile a rilevare i giorni fertili, tanto che molte donne lo fanno per aumentare le probabilità di rimanere incinta o come metodo “contraccettivo” per evitare la gravidanza. Ad esempio, nei giorni fertili il muco vaginale diventa chiaro e scivoloso, mentre dopo l’ovulazione torna ad essere più spesso e appiccicoso.
Questi cambiamenti ormonali condizionano anche le strutture legate alla minzione, per questo motivo spesso la secchezza vaginale è accompagnata da disturbi come cistiti, infezioni urinarie e una maggiore urgenza nello stimolo.
Quali sono i sintomi della secchezza vulvare?
Nonostante la secchezza intima sia diversa per ogni donna in base al momento della vita in cui si trova, ci sono dei sintomi comuni che possono essere dei segnali per accorgersi di soffrire di secchezza vaginale. Tra questi troviamo:
- prurito;
- irritazione;
- bruciore;
- dolore (e talvolta piccoli sanguinamenti) durante i rapporti;
- maggiore frequenza e urgenza di urinare;
- dolore durante la minzione;
- frequente comparsa di infezioni urinarie.
Si tratta di un disturbo che può avere un forte impatto sulla donna anche a livello mentale, dal momento che può influenzare negativamente la vita sessuale. Infatti, spesso la donna rinuncia ad avere rapporti in menopausa pur di evitare il dolore e la sensazione di imbarazzo causata dalla secchezza. Tutto questo porta spesso a danneggiare il rapporto di coppia, creando tensioni e disagi.
Nonostante sia un disturbo che colpisca il 17% delle donne tra i 18 e i 50 anni, soltanto un quarto di queste si recando da un medico per cercare una soluzione. In queste situazioni delicate che possono mettere in imbarazzo, avere un ginecologo di cui ci si può fidare può essere la svolta. Tramite un Pap test, un analisi delle urine o semplicemente una visita ginecologica, un esperto può dare una diagnosi accurata e prescrivere una cura a questo problema.
A cosa è dovuta la secchezza intima?
Menopausa e alterazioni ormonali
La secchezza vaginale è dovuta tipicamente ai cambiamenti ormonali che avvengono in menopausa a causa dell’età o a causa di un ciclo mestruale irregolare. Durante la menopausa lo spessore del muco cervicale si riduce e di conseguenza espone l’ambiente vaginale al rischio di infezioni. Questo fenomeno si chiama atrofia vaginale e oltre alla secchezza intima, può portare alla comparsa di petecchie (piccole macchie che nascono sulla pelle o sulle mucose che indicano la rottura di capillari), tracce di sangue nelle urine e infezioni alle vie urinarie.
Gli estrogeni sono fondamentali nella salute intima, poiché influiscono sui fattori che partecipano alla difesa naturale della vagina contro infezioni e disturbi. Questi fattori sono: l’elasticità dei tessuti, la lubrificazione e l’acidità dell’ambiente vaginale.
Le alterazioni ormonali possono verificarsi anche all’infuori dalla menopausa, per altri motivi non correlati. Ad esempio, gli estrogeni possono diminuire a causa dell’allattamento, del fumo, di terapie antitumorali (come la chemioterapia e la radioterapia) e dell’assunzione di alcuni farmaci.
La secchezza vaginale rientra negli effetti collaterali di antistaminici, antidepressivi, farmaci antiestrogeni (usati ad esempio per curare il tumore al seno) e della pillola anticoncezionale.
Secchezza vaginale nella vita quotidiana
Ansia e stress
Un periodo caratterizzato da ansia e stress può causare un inaridimento della vagina. Si aggiungono alla lista anche una dieta troppo restrittiva, esercizio fisico intenso e gravi problemi familiari, lavorativi e sentimentali.
Igiene intima
Praticare un’igiene intima eccessiva, con prodotti aggressivi o con lavande vaginale può causare secchezza vaginale. L’utilizzo di saponi e prodotti che non rispettano il pH naturale può alterare il normale ecosistema della vagina, modificare la produzione della mucosa e diminuire la lubrificazione. Infatti, normalmente sono gli estrogeni che controllano il pH e lo mantengono ad un livello leggermente acido per garantire un’umidità ideale all’interno dell’ambiente vaginale.
A questo proposito, è importante sottolineare come la lavanda vaginale non sia uno strumento da poter utilizzare in modo ricorrente o senza la prescrizione del ginecologo. Se riscontrate fastidi, pruriti o bruciori esterni, la risposta non si trova nella lavanda. Al contrario, questa può peggiorare la situazione e aprire la strada ad altri disturbi e patologie più gravi. Anche perché la lavanda vaginale è uno strumento di igiene interna, che a differenza dei normali detergenti, va effettuata solo sotto prescrizione medica.
Secchezza vaginale durante i rapporti
La secchezza può essere un vero e proprio ostacolo alla propria vita sessuale. L’assottigliamento della mucosa vaginale può esporre a microlesioni, perdite di sangue o tagli nella vagina durante i rapporti. Questo perché una lubrificazione insufficiente può rendere i rapporti dolorosi e fastidiosi, spingendo talvolta ad evitarli per non provare dolore.
Oltre alle cause già menzionate, la secchezza durante il rapporto può essere causata anche da un basso livello di eccitazione durante i preliminari. Infatti, durante la fase di eccitazione l’afflusso di sangue verso gli organi genitali aumenta, causando a sua volta un aumento della secrezione vaginale. Per risolvere questo problema, prendetevi del tempo per godervi il momento d’intimità e imparate a comunicare con il partner, in modo da rendere il rapporto piacevole per entrambi. Anche se può causare imbarazzo, aprirsi e comunicare con l’altra persona può migliorare la qualità del momento, aiutarvi ad entrare in sintonia e rafforzare la vostra connessione.
Cosa usare per la secchezza intima durante i rapporti?
Durante il rapporto, la secchezza può essere risolta attraverso l’applicazione di gel lubrificanti. In particolare, se il rapporto avviene con l’uso del preservativo come metodo anticoncezionale, è consigliato utilizzare un lubrificante a base acquosa per garantire l’efficacia del profilattico, che con un lubrificante a base oleosa potrebbe rovinarsi e rompersi. Tuttavia, esistono tanti altri metodi, rimedi naturali e accorgimenti per risolvere il problema.
È fondamentale ricordarsi di effettuare sempre un’adeguata igiene intima dopo i rapporti con dei detergenti non aggressivi e specifici per la secchezza o per il bruciore. Anche se non si hanno le comodità della propria casa, sul momento si può fare affidamento a delle salviette intime per non ritardare l’importantissimo momento dell’igiene, anche dopo un rapporto.
Come curare la secchezza vaginale
Cura farmacologica
Il primo passo per combattere la secchezza intima è quello di recarsi dal proprio ginecologo per una visita approfondita. In base alla situazione, potrebbe prescrivere una cura farmacologica a base di estrogeni per uso vaginale, per contrastare direttamente la loro diminuzione e la comparsa della secchezza. Talvolta, se la secchezza è accompagnata da altri sintomi tipici della menopausa come le vampate di calore, il ginecologo può consigliare creme a base di estrogeni o un anello con un’alta dose di estrogeni e un progestinico.
Un’altra soluzione si trova nelle terapie non ormonali che utilizzano l’acido ialuronico in gel o in ovuli.
Come curare la secchezza con rimedi naturali
Quando il problema non è legato alla menopausa, si può ricorrere a dei rimedi per ripristinare la lubrificazione della vagina in modo naturale. Ad esempio, si possono utilizzare delle creme o dei gel da applicare localmente a base di aloe vera, olio di semi di sesamo o burro di karité. Questo tipo di prodotti aiutano anche a risolvere prurito intimo e bruciore vaginale grazie al loro effetto emolliente (specialmente il burro di karité). L’olio di semi di sesamo è un vero e proprio lubrificante naturale, che si applica direttamente sulla vagina e si massaggia delicatamente.
Esistono anche degli accorgimenti e abitudini che si possono introdurre nella vita di tutti i giorni per contrastare il problema. Mangiare mele, ciliegie, noci, soia e altri alimenti ricchi di fitoestrogeni aiuta a mantenere stabili i livelli di umidità della vagina. Avere l’abitudine di leggere l’etichette di saponi e detergenti intimi può contribuire ad avere un’igiene rispettosa dei propri livelli di pH. È consigliato prediligere detergenti con questi requisiti:
- pH acido, che si aggira intorno al 4,5;
- adatti a curare secchezza, bruciore e prurito;
- contenente sostanze naturali con azioni emollienti e lenitive.
Ricordiamo che il rimedio migliore è quello di effettuare una visita ginecologica per avere una diagnosi certa e una soluzione sicura e adatta al proprio caso.
No al fai da te
Utilizzare un infuso di camomilla nel momento della detersione può aiutare a contrastare la secchezza. Tuttavia, è meglio evitare tutti i rimedi fai da te o i metodi della nonna che possono peggiorare la situazione e causare ulteriori irritazioni. In particolare, evitate bagnoschiuma per il corpo, creme per le mani, aceto o yogurt.