Fisiokinesiterapia Milano
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Che cosa è la fisiokinesiterapia?

La fisiokinesiterapia, spesso abbreviata con la sigla FKT, è una branca della fisioterapia che si occupa del ripristino delle abilità motorie e dei movimenti muscolo-scheletrici del paziente, solitamente in seguito ad un trauma o a causa di malattie congenite. Dal greco kinesi (tradotto “movimento”), la fisiokinesiterapia consiste nella riabilitazione dei movimenti tramite esercizi e manipolazioni manuali effettuate da fisioterapisti esperti. Questa branca della fisioterapia utilizza il movimento come cura e medicina per curare arti e articolazioni.

In base al caso e alla patologia da trattare, il terapista interviene con massaggi, tecniche muscolari, facilitazioni neuromuscolari, manipolazioni vertebrali e altro. Nella fisiokinesiterapia agiscono fisiatra, osteopata e fisioterapista.

Qual è la differenza tra osteopata e fisioterapista e fisiatra?

L’osteopata è la figura che si occupa principalmente di ricercare la causa del problema considerando il corpo nella sua globalità. Non utilizza macchinari o strumenti per i trattamenti, ma usufruisce soltanto dell’approccio manuale. Spesso collabora con fisioterapisti per gestire al meglio cure e percorsi riabilitativi.

Il fisioterapista tipicamente opera in seguito ad un trauma, un infortunio o un intervento chirurgico, concentrandosi sulla zona interessata. Inoltre, utilizza sia terapie manuali che strumentali.

Il fisiatra è un medico specializzato nella diagnosi in Medicina Fisica e Riabilitativa. Spesso si occupa di trattare disabilità in ambito neuromuscolare, osteoarticolare, cognitivo-relazionale, e biomeccanico-ergonomico.

Nella fisiokinesiterapia l’osteopata si occupa insieme al fisiatra della diagnosi iniziale e della scelta del percorso da far percorrere al paziente. Il fisioterapista invece si occupa dell’esecuzione degli esercizi e del trattamento vero e proprio.

Fisiokinesiterapia: cosa cura?

La fisiokinesiterapia ha numerose applicazioni pratiche in medicina. Seppure fondamentalmente l’obbiettivo è la riabilitazione motoria, questa si può declinare in diversi modi in base alla zona da trattare, si pensa ad esempio alla riabilitazione del menisco, del femore, della mano, del polso o della spalla.

I benefici della fisiokinesiterapia non si limitano alla riabilitazione dei movimenti, ma si estendono al miglioramento dell’apparato respiratorio, dell’apparato circolatorio e del metabolismo. Per questo motivo, può essere scelta per curare patologie respiratorie sorte dopo una prolungata immobilizzazione, patologie cardiovascolari a livello coronarico, patologie neurologiche come ictus, paralisi cerebrali e sclerosi multipla. È compito del team di specialisti analizzare il caso per scegliere quale percorso si adatta di più alle condizioni e alla storia del paziente. In questa fase, va presa in considerazione anche la motivazione, l’atteggiamento e il bagaglio di esperienze del paziente.

Riassumendo, i benefici della fisiokinesiterapia comprendono:

  • il ripristino delle abilità motorie,
  • la rieducazione posturale,
  • l’acquisizione della forma fisica persa in seguito al trauma,
  • il miglioramento della respirazione e della circolazione sanguigna,
  • il recupero fisico post-parto,
  • lo scioglimento di tensione muscolare accumulata a causa dello stress.

Tipi di approccio

Esistono diversi tipi di FKT che si differenziano per il tipo di approccio. La fisiokinesiterapia può essere passiva, attiva o assistita.

Fisiokinesiterapia passiva

Nell’approccio passivo il fisioterapista esegue tecniche e esercizi volte a gestire il movimento della parte interessata senza la partecipazione del paziente. Infatti, il termine “passivo” si riferisce al paziente, che rimane fermo mentre è il fisioterapista a svolgere le manovre.

Fisiokinesiterapia attiva

A differenza della fisiokinesiterapia passiva, quella attiva prevede la partecipazione diretta del paziente, che esegue esercizi e movimenti sotto la guida del fisioterapista.

Fisiokinesiterapia attiva assistita

L’approccio attivo assistito unisce gli approcci precedenti e solitamente viene scelto quando il paziente non è totalmente autonomo nei movimenti, per cui ha bisogno dell’assistenza del fisioterapista per eseguire gli esercizi.

Che differenza c’è tra fisioterapia e fisiokinesiterapia?

La fisiokinesiterapia è un ramo della fisioterapia. La fisioterapia si pone come obbiettivo la prevenzione di alcune patologie e il ripristino della funzionalità delle parti lese dell’apparato locomotore, sia per cause congenite che esterne. Per raggiungere tali scopi, la fisioterapia utilizza diversi strumenti, tecniche, esercizi e mezzi fisici.

Quindi anche la fisiokinesiterapia si avvale spesso di tecniche e dispositivi, ma fondamentalmente esistono due modalità principali di azione, ossia attraverso la terapia manuale e la massoterapia. Tra gli interventi che si attuano con altri strumenti:

  • termoterapia: si avvale dell’utilizzo di calore
  • laserterapia, fototerapia e magnetoterapia: con l’uso di diversi impulsi elettromagnetici
  • onde d’urto: uso dell’alta energia acustica a scopo diagnostico o terapeutico
  • elettroterapia: utilizzo dell’elettrostimolatore
  • ionoforesi: somministrazione di un farmaco in forma ionica attraverso elettrodi
  • mesoterapia: somministrazione di un farmaco attraverso microaghi
  • idrokinesiterapia: avvalendolsi dell’acqua come strumento riabilitativo
  • tecarterapia: utilizza un campo elettromagnetico
  • terapia posturale

Terapia manuale

La terapia manuale consiste nel trattare i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico attraverso l’uso delle mani. Tra le tecniche utilizzate nella terapia manuale ci sono le manipolazioni articolari, gli esercizi posturali e il kinesiotaping. Quest’ultimo è un cerotto elastico in cotone e si utilizza per alleviare dolore per contratture e tensioni muscolari, ma anche a seguito della comparsa di piccoli edemi ed ematomi sottocutanei, tendiniti o artrosi cervicali.

Massoterapia

La terapia di fisiokinesiterapia può essere associata a trattamenti di massoterapia per rafforzarne i benefici, riattivare la circolazione sanguigna della pelle e dei muscoli, alleviare contratture o tensioni muscolari e impedire la comparsa di edemi o versamenti.

La massoterapia è una pratica che si basa essenzialmente sull’esecuzione di massaggi specifici attraverso la pratica di pressioni e diverse tecniche manuali. In questo caso, la manualità del terapista e la sensibilità che ha nel percepire il corpo del paziente è particolarmente importante. Attraverso il tocco, deve riuscire a capire quali sono i punti da trattare e su cui intervenire e quale sia il modo migliore per il paziente specifico.

Esercizi di fisiokinesiterapia

La fisiokinesiterapia si può avvalere dell’esecuzione di precisi esercizi fisioterapici. Chiaramente, si tratta di un programma stilato dallo specialista ed adattato in base alle necessità del paziente. In linea di massima a seguito di un esercizio di fisiokinesiterapia sarà inevitabile sentire la fatica spesa, è una diretta conseguenza di un buon trattamento riabilitativo di rinforzo.

La ricorrenza e frequenza delle sedute di fisiokinesiterapia a cui sottoporre il paziente dipende molto dalla sua età, dalla qualità di vita, dall’abitudine allo sport ed altre informazioni da valutare per personalizzare al meglio il trattamento. In media, si è soliti fissare 2/3 sedute a settimana, ma dipende da caso a caso. Se, ad esempio, il paziente è molto giovane oppure cerca di recuperare un gesto atletico a seguito di un trauma, si potrebbero organizzare anche una seduta al giorno.

La maggior parte delle patologie che interessano la muscolatura ha come conseguenza la formazione di o squilibri muscolari. Pertanto, è buona norma associare alle sedute di fisiokinesiterapia, anche esercizi di stretching e manipolazioni decontratturanti.

Quanto dura un ciclo di fisiokinesiterapia?

Gli esercizi della fisiokinesiterapia si basano sul rispetto dei tempi naturali di guarigione, per cui la durata dei cicli varia in base alla patologia e alla gravità dei sintomi. La durata di una singola seduta varia dai 30 ai 60 minuti, mentre un intero ciclo si può svolgere in un range che va da una a cinque settimane in base al programma scelto.

La scelta di rispettare i tempi naturali di guarigione avviene per evitare che il dolore si ripresenti dopo la fine del trattamento. Agire più velocemente comporta una scomparsa soltanto temporanea del dolore. Inoltre, rispettando i tempi biologici di guarigione, gli esercizi non provocano dolore. L’importante non è raggiungere il risultato nel minor tempo possibile, ma consolidare quel risultato, in modo da renderlo duraturo.

I benefici

I benefici della fisiokinesiterapia sono molteplici ed investono l’intero sistema muscolo-scheletrico. Questo tipo di trattamento può recare risultati positivi a svariate patologie, sia di natura ortopedica che neurologica. Interessa la riabilitazione principalmente in seguito a traumi, ristabilendo i normali movimenti. Alla luce di quanto detto si può considerare la fisiokinesiterapia per i seguenti benefici:

  • favorisce la circolazione sanguigna
  • favorisce il metabolismo
  • benefici all’apparato respiratorio
  • scioglie la tensione muscolare da stress

La fisiokinesiterapia non ha limiti di età e può avere degli effetti benefici anche per le patologie e i malesseri che insorgono con la gravidanza. Aiuta, inoltre, in fase di preparazione parto e successivamente restituisce il tono muscolare addominale e pelvico. Infatti, fanno parte della fisiochinesiterapia anche trattamenti dei visceri per disturbi agli organi addominali dell’apparato digerente.

Gli obiettivi della FKT

Come abbiamo visto, esistono numerose applicazioni della fisiokinesiterapia, che spaziano dalle patologie ortopediche a quelle neurologiche. Tuttavia, è possibile affermare che l’obiettivo principale è quello di rafforzare la muscolatura e migliorare la qualità della vita del paziente.

Per raggiungere gli obiettivi stabiliti e consolidarli, spesso la fisiokinesiterapia può essere affiancata da terapie strumentali (fisiokinesiterapia strumentale) come la tecarterapia, la laserterapia, la magnetoterapia, l’elettrostimolazione o l’idrokinesiterapia. L’idrokinesiterapia o fisioterapia in acqua si propone di curare pazienti che hanno patologie legate ai disturbi del movimento (delle varie parti del corpo) attraverso tecniche eseguite in acqua calda. La tecarterapia, laserterapia e magnetoterapia sono tutte pratiche che sfruttano il potere antinfiammatorio del calore, che può essere interno (endogeno) o esterno (esogeno).

Il fisioterapista usufruisce delle terapie strumentali soprattutto per le loro proprietà antidolorifiche o antinfiammatorie (onde d’urto, laserterapia, radarterapia, tecarterapia) con lo scopo di agevolare le manovre della fisiokinesiterapia.

Chi può fare la fisiokinesiterapia?

Chiunque voglia acquistare o recuperare l’autonomia dei movimenti e la funzionalità di ossa, articolazioni e muscoli, può ricorrere alla fisiokinesiterapia con dei cicli di sedute. In particolare, molti pazienti si affidano a specialisti in seguito a fratture, lombalgie, lussazioni, artrosi, lesioni muscolari o tendinee, cervicalgie, distorsioni, colpi di frusta e molto altro. Per fare un esempio, la fisiokinesiterapia si è dimostrata estremamente utile nella riabilitazione di schiena, spalle, ginocchia, polso.

Non esistono limiti di età. Inoltre, è stato dimostrato che la FKT ha numerosi vantaggi per le donne in gravidanza, sia nella momento della preparazione pre-parto, sia dopo la conclusione della gravidanza, per tonificare i muscoli della zona addominale e pelvica.

Controindicazioni

Non esistono delle controindicazioni vere e proprie nella fisiokinesiterapia. L’importante è saper riconoscere la patologia e scegliere il percorso adatto al paziente attraverso le giuste domande e test di valutazione. Entra in gioco la competenza e l’esperienza del team di specialisti, che devono saper guidare il paziente nella strada della riabilitazione per migliorare la qualità della sua vita. Prestare attenzione a gravidanze, infiammazioni, infezioni e sindromi diventa la priorità dello specialista.

Dove si può fare la FKT?

Trovare uno specialista esperto è la chiave fondamentale nella fisiokinesiterapia. Un fisioterapista inesperto o poco qualificato potrebbe effettuare esercizi non idonei e manovre che non si adattano alle condizioni del paziente, finendo per peggiorarle. WMN life mette a disposizione le migliori soluzioni e centri di fisioterapia di Milano a tutte le persone che ne hanno bisogno. Contatta il dott. Stefano Diprè, fisioterapista a Milano specializzato in disturbi muscolo-scheletrici.

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